Che valore ha l’olivo per i pugliesi? Si può costruire un progetto culturale che parta da un dato colturale? Le pratiche millenarie di coltivazione e raccolta delle ulive possono coesistere con forme di fruizione tecnologicamente avanzate come la realtà immersiva? È ipotizzabile la creazione di un Museo Diffuso Esperienziale dell’Olio che metta insieme oliveti, frantoi e luoghi fisici dove l’olio e l’ulivo vengano ‘mediati’ anche dal punto di vista artistico e sensoriale?
Partendo da queste domande e provando a costruire delle risposte che avessero un valore culturale, un riscontro educativo-informativo e una ricaduta turistica, nasce il progetto ‘EΛAIA OLEA OLIVA – Coltura dell’olivo e cultura dell’olio d’oliva in Terra di Bari, acronimo O L E A (Oil Learning Experience in Apulia) avente per capofila la scs. Ulixes e l’associazione Il Vagabondo tra i partner di progetto.
Numerose sono le attività finora svolte all’interno del progetto, come la mostra didattica Ole@Exhibition, laboratori didattici sull’olio, concorsi artistici come Ole@Art per adulti, e Ole@ArtKids, per studenti, un corso di potatura, seminari “Ole@Workshop. Coltura dell’olivo e cultura dell’olio d’oliva in Terra di Bari tra Antico e Contemporaneo”.
Fra gli output di progetto, ce n’è uno in sintonia con i principi del turismo responsabile: un Ole@tour della durata di tre giorni, che punti a creare un’offerta turistica verde, responsabile e lenta. La proposta di “pacchetto” – già presentata e validata dalle due agenzie partner di progetto ovvero Marvi Reise di Bitonto e Metamondo di Venezia, deve aiutare ad entrare nell’anima della Puglia elaiolivicola.
Il presidente di Ulixes scs, Nicola Mercurio, afferma che, grazie a questo tour , «il visitatore desidererà vivere in profondità l’identità di un luogo, conoscerne gli usi e i costumi, le tradizioni e le evoluzioni, i sapori e i saperi. È questo il passaggio dal turismo fast al viaggiatore che porta e lascia valore e lo incrocia con quello del luogo, fertilizzandone i semi innovativi».
Il tour, organizzato da Ulixes s.c.s e dalle guide autorizzate dalla Regione Puglia Chiara Cannito e Liliana Tangorra, tocca, nella prima giornata, il Comune di Bitonto con il Museo della civiltà contadina e delle tradizioni popolari denominato “Spazi della memoria”, allocato presso la sede dell’associazione Centro Ricerche di Storia e Arte che ne è proprietaria, e il Torrione Angioino, luogo deputato alla sperimentazione da parte di Pierre Ravanas a metà Ottocento della sua pressa idraulica, per volere dell’allora sindaco Carmine Sylos. Dopo il pranzo in un ristorante che dispone di una selezionatissima Carta degli olî, nel pomeriggio viene proposto un percorso benessere a base di creme di olio d’oliva presso un centro estetico convenzionato. A seguire presso il Laboratorio Urbano “Officine Culturali” si svolgerà un panel test guidato da un assaggiatore iscritto all’Ordine Nazionale per riconoscere le caratteristiche degli olî. In serata cena contadina a base di piatti “poveri” della tradizione conditi con olio extravergine d’oliva.
La seconda giornata parte, in mattinata, con la visita all’ulivo secolare di Prescia nell’agro del Comune di Palo del Colle che ad alcuni frantoî dell’agro di Bitonto al fine di visionare sia le macchine legate al ciclo tradizionale – come torchio e fiscoli – sia il ciclo moderno. Il pranzo sarà organizzato presso un frantoio e consisterà in degustazione di paté e conserve. Ci si sposta poi nel pomeriggio nel Comune di Terlizzi dove sarà la volta di un altro Museo della Civiltà Contadina e della Pinacoteca “Michele De Napoli” con tele del pittore di origini terlizzesi molte delle quali a tema paesaggistico.
La terza giornata parte con la visita al Comune di Molfetta, che nel suo agro vanta la presenza di un ulivo plurisecolare denominato “di Antignano” – dal nome della contrada dove troneggia –. Il raggiungimento della campagna sarà fatto con le biciclette appositamente noleggiate nel Comune. Ci si sposta poi nel centro della città e si visita il Museo Diocesano che ospita sia reperti archeologici rinvenienti dal Pulo, molti dei quali legati alle pratiche colturali, e la Pinacoteca con tele del Sei e Settecento pugliese nelle quali si riverberano i colori dei paesaggi olivicoli. La giornata a Molfetta si completerà con la visita al duomo romanico. Nella seconda parte del pomeriggio ci si sposta nel comune di Ruvo di Puglia dove si fa tappa al Museo archeologico nazionale “Jatta” che ospita numerosi reperti legati alle attività agricole pugliesi del IV-III sec. a. C. tra cui quella olivicola. La cena un ristorante molto originale che propone cucina etnobotanica con una selezione di piatti a base di erbe spontanee e ortaggi stagionali pugliesi.
Infine, Mercurio sottolinea ancora «Il prodotto culturale, come quello che proponiamo negli Ole@tour, punta ambiziosamente a ricombinare gli elementi esistenti e progettare interventi che diano risposte ed esperienze, innanzitutto, ai cittadini locali e ai visitatori».
Auguriamo, dunque, che questo percorso venga valorizzato e fruito ampiamente.
Foto scattate presso Frantoio Franco Cuonzo di Palombaio – Frazione di Bitonto
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