Da qualche mese abbiamo lanciato il progetto BuonTurismo, che unisce le nostre competenze in materia di consulenze, percorsi partecipati e formazione turistica in rete con altri professionisti del settore.

Per questo ho voluto fortemente portare il tema delle destinazioni sostenibili e del turismo di genere all’interno dei talk del Festival N*stories 2024. Le ospiti della tavola rotonda rappresentavano sia la pubblica amministrazione e sia il settore imprenditoriale e associativo.

Airbnb, ad esempio, ha trasformato migliaia di casalinghe in albergatrici. Sebbene nel turismo le donne siano la maggioranza, sono anche le più povere. Spesso sono occupate in lavori informali: il 70% di loro lavora come cameriera al piano, mentre solo un 8% è dirigente.

Secondo le Agenzie Onu il turismo responsabile che occupa equamente le donne può essere la leva su cui puntare per vincere le grandi sfide globali, la povertà e le diseguaglianze, SDG 2030». Del resto è anche interessante pensare da un altro punto di vista: «il turismo tocca molti aspetti dei diritti umani: il lavoro, l’istruzione, i processi decisionali, la protezione dalla discriminazione, la sicurezza e la salute».

Su queste premesse abbiamo operato nella tavola rotonda utilizzando le meravigliose carte Dixit illustrate dallartista francese Marie Cardouat.

Abbiamo, attraverso le carte, definito:

– la situazione attuale in tema di donne e turismo nel territorio;

– le opportunità che il turismo di genere può portare;

– le azioni da compiere.

Sul primo punto è emerso che ci si sente trattenuti nonostante il terreno sia molto fertile e si possa trovare un buono spazio per questo tema, considerando che il tempo che scorre, la staticità attuale non gioca a favore di un impegno delle stesse nel settore. Le donne sono viste come custodi di un territorio e del suo patrimonio e mixando la loro energia con buone strategie la situazione cambierebbe nettamente.

Sulle opportunità, si sente la necessità di crearne di nuove. Partendo da un’attenta analisi della situazione attuale e del territorio e quindi dalle proprie origini e dalla propria storia locale dandosi tempo e una formazione continua e innovativa. Vi è assoluta necessità di impegno, progettazione e sinergia tra pubblica amministrazione e privati.

L’ultimo punto, ha fatto emergere che sono 4 le macro-azioni da compiere:

– studiare domanda e offerta;

– fare sistema e avere una visione chiara in particolare da parte della P.A. che deve pianificare la destinazione;

– diversificare l’offerta e renderla sostenibile;

– agire sulla promozione, valorizzazione, accessibilità e su una conoscenza diffusa.

Noi pensiamo che questo settore si presta molto bene per favorire il protagonismo, la partecipazione alla vita della comunità e allo sviluppo economico familiare e del territorio da parte delle donne attuando sempre i principi della sostenibilità come le organizzazioni mondiali ci suggeriscono.

Possiamo decidere di ignorare il fenomeno mondiale delle viaggiatrici, che sono triplicate negli ultimi 10 anni, e le opportunità economiche e sociali dell’empowerment femminile oppure possiamo decidere di attivarci e progettare un BuonTurismo.

Il tavolo voleva essere un primo momento di confronto e di spunti. Sperando di ritrovarci presto su questi e altri temi ringrazio tutte le partecipanti all’iniziativa.

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